Questo sito è cresciuto a strappi, che invocano la pazienza del lettore, ma con il primo intento di aiutare chi lo desidera a controllare il proprio campo di energia vitale, per ringiovanire nel corpo e nella mente, senza ricorrere a prodotti farmaceutici di sorta e senza spendere denaro
ma con informazioni avanzate sulla natura essenziale della splendida tecnica dei 5 Riti Tibetani, già collaudata con successo nel mondo da otto decenni.
La ragione di questo collage, a volte disordinato, potrà chiarirsi prendendo nota, come lo sto facendo io stesso, di quante argomentazioni abbia messo in moto, ciascuna sviluppata con tale impegno da richiedere attenzione esclusiva, eppure allo stesso tempo interattiva con le altre.
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Un'emergenza non trascurabile, a proposito di benessere:
Il vaccino contro un virus SARS-CoV-2 che non c'è [1, può trasformare le persone [2 in superconduttori brevettati e programmabili da Intelligenza Artificiale remota via 5G.
È quanto attestano 1] il CDC (Centers for Disease Control and Prevention, un importante organismo di controllo sulla sanità pubblica degli Stati Uniti d'America. Agenzia federale degli Stati Uniti, facente parte del Dipartimento della salute e dei servizi umani); e 2] la MODERNA descrivendo il suo sistema operativo applicato ai vaccini.
L´applicazione dei cerchi in progressione Aurea nella tavola che riproduce il famoso Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci, voleva evidenziare le relazioni armoniche del corpo umano. Sfiorandola con il mouse, cliccando e bi-cliccando illustrava le diverse modalità auree presenti nell´emblematica ‘figura chiave’, da me introdotte nel saggio sui 5 Riti Tibetani fin dal 2003, parallelamente allo studio descritto all'interno.
Tuttavia essa rivela errori fondamentali, già percorsi dai molteplici studi di ricercatori Leonardiani, che ho potuto solo ora disvelare come interpretativi e basilari, per poi ricostruirne il buon senso, assolvendo i canoni del concetto:
"homo bene figuratus" nei veri rapporti con la Divina Proporzione.
Ne riporto dunque le sequenze risolutive per il quadrato ed il cerchio, dall'analisi tecnica approfondita di ogni singola componente, documentata presso
Ebbene, non ho avuto modo né tempo per divulgare e spiegare meglio una tecnica, che tuttavia è ben descritta nel mio trattato
«Il Segreto dei 5 Riti Tibetani», ove riporto e dispiego il famoso racconto originale del 1939 sulla ricerca della Fontana della giovinezza (a differenza di qualunque moda effimera, continua a fare il giro del mondo in almeno 18 lingue…).
Seguendo il link del titolo, troverete notizie, il libro, ma anche una simpatica brochure gratuita che illustra la tecnica da eseguire giornalmente, se intendete conseguire il risultato.
Vi assicuro che funziona, o non avrei lavorato due anni sul testo, né acquisito questo dominio… pur costretto a rimaner inattivo per anni.
Ma c'è dell'altro e ben di più - il motivo che sta assorbendo la mia attività al 110%, per il quale ho trascurato anche astrotime.org dopo 20 anni di produzione e ricerca - e si tratta di qualcosa in grado di garantirvi il massimo successo evolutivo possibile.
Chiunque sia potenzialmente orientato - intendo dire trovandosi qua - legga bene: christ.direct, poiché compenserà la sua attesa.
La sua ultima revisione editoriale ha oltrepassato il sito italiano, che è in fase di rinnovamento; ma che contiene informazioni storiche miliari, anche se non tradotte in altre lingue che in minima parte.
A proposito di quadrato e di cerchio (Luglio 2021)!
Il meglio doveva ancora venire.
Fu sempre grazie alla ricerca di approfondimento del suddetto saggio, che rilevavo le prime eccezionali proprietà del Grande Triangolo Aureo, – già illustrate a pag.3 di questo sito – ed ora comprendo che si trattava con ogni evidenza solo di premesse silenti destinate, dulcis in fundo, a condurre alla scoperta niente meno che del π geometrico, ovverosia naturale, non “trascendente” come è stato etichettato con tutto il clamore possibile negli ultimi secoli, ma anzi strettamente connesso alle proprietà auree svelate.
Tanto naturale da dar adito ad una curiosa esposizione genealogica che lo riguarda, presso AstroTime , che non solo ne ha eretto ed analizzato la Carta-del-Cielo riferita alla ricorrenza del ‘pi day’, ma ne ha dimostrato, sempre geometricamente, la genesi con tanto di maternità e di paternità.
La costante ufficiale del π gli si è avvicinata molto con l'evolvere di certe concezioni matematiche, consentendo di focalizzarlo con maggior facilità; ma non poteva giungere al traguardo del 100%, per il semplice fatto che nessun cerchio potrà mai essere un poligono con un numero infinito di lati.
Risiede in questa verità la vera trascendenza, che non va applicata tanto alla geometria, quanto all'eventuale illusione del calcolo infinitesimale.
Tant'è vero, che il valore 3.141592… è ottenuto fin da simulazioni poligonali intermedie, già da 213 lati, e rimane costante anche portando a 226 il numero di lati, che non incidono che su decimali sempre più lontani ed inutilizzati.
Ciò significa che, essendo le prime cifre le più significative, calcolare un cerchio anche servendosi di 3.14159265 (ove a livello scolastico 3.14 è considerato sufficente), non fornirà che poco più di un risultato derivante dall'arrangiamento di area o dal perimetro di un poligono relativamente semplice, teoricamente inscritto o in altro modo relazionato in quel cerchio; sempre più vicino ma mai un cerchio.
Come è approssimato π
Partendo dal problema isoperimetrico e dal
quadrato di perimetro =12
Nella tavola riprodotta si nota la soglia di 8.192 lati su 131.072 al raddoppio, ove detta cifra con i primi sei decimali fa la sua comparsa stabile; tre raddoppi fino a 65.536 fisseranno altri due decimali, ma restando sempre più vicini a quel poligono che non ad un cerchio, che neppure i 67.108.864 lati seguendo il metodo di Archimede raggiungeranno,
La tavola sottolinea la soglia 65.536 lati su 67.108.864 al raddoppio
poiché sono i millesimi che fanno la differenza, non i milionesimi che aggiungono solo sfumature via via più sottili ad uno scarto basilare.
Scarto che rimane fisso, ancorché fa motivare; mentre una sterminata coda di decimali segue quasi solo per rallegrare il pi day, la costante da usare opportunamente dovrebbe essere 3.14460551, o almeno 6.29 anziché 6.28.
Il gap, per difetto di 0.003013… comunque è solo di 0.0007532…, poiché il vero π non copre per sua natura i 360° (3.1446…), ma solo ¼ di cerchio, anche se per convenzione derivante da storiche modalità di ricerca verrà equiparato all'intera circonferenza.
Sfortunatamente il livello di precisione conseguito sembra più che sufficente a mascherare un possibile errore, su un terreno privo di termini di confronto.
Ciò premesso, o per meglio dire assolto il π, la Quadratura del Cerchio diventa una passeggiata, illustrata e documentata nel saggio «2x2=3.14» [ISBN 9788890439094], che a sua volta ha l'ardire di ricondurre il π come qua è concepito e con le quattro fasi cicliche della spirale aurea, ai 5 riti Tibetani.
Pare sempre più appropriato l'aver proposto a suo tempo questo triangolo come il TERZO TESORO DELLA GEOMETRIA.
Non meno intrigante tuttavia apparirà la mia ultima ma non minore illazione proprio per questo contesto, che elegge il Rito del Vortice ad espressione del π ! un risvolto abbastanza provocante sotto il profilo epistemologico.